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Il racconto di Birba , cane randagio.

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Il racconto di Birba , cane randagio.
(fonte non precisata)

Un giorno di tanti anni fa, in una piccola città accadde qualcosa di veramente straordinario. Un dottore senti dei guaiti lamentosi, e si affacciò alla porta di casa e vide nell'ombra sulla strada appena illuminata una povera bestiola, malconcia. Qualcuno infatti l'aveva investita e aveva una gamba spezzata. Allora il dottore la prese dentro e pian piano la curò, le mise un asticella legata alla zampa e poi le preparò una bella cuccia e le mise il nome di Birba. Birba lasciò fare senza reagire, con qualche guaito più forte qua e là. Alla fine il cagnolino leccò la mano del dottore come per ringraziarlo delle sue cure. Il dottore poi chiamò il portiere e gli chiese di andare a comprare un po' di latte. Il giorno dopo Birba scodinzolò pieno di gioia a vedere il suo salvatore: ormai erano amici e il vecchio dottore che viveva da solo si affezionò molto al suo cagnolino. Indubbiamente Birba non era un bel cane: non si capiva bene a che razza appartenesse, aveva un orecchio nero ed uno bianco, il pelo era tra il marrone e il rosso e anche il suo modo di camminare era alquanto buffo...Ma era intelligentissimo e dopo pochi giorni Birba si conquistò la simpatia di tutti. La zampa guarì dopo ben quattro settimane e il dottore tolse l'asticella e lo lasciò libero, ma il cagnolino non se ne andò e il dottore ne fu ben contento. Dopo alcune settimane però Birba che doveva essere certamente un cane randagio cominciò ad allontanarsi per alcune ore. Tornava sempre verso sera, ma una sera il dottore lo attese invano , lo chiamò, ma non rispose e così i giorni seguenti. Il dottore era molto dispiaciuto, ma capì che Birba amava la libertà e che lo spirito di avventura era stato più forte. Ma una sera il dottore sentì grattare alla porta -E' lui gridò felice - Era proprio il cagnolino: ma non era solo. Figuratevi: si era trascinato dietro un altro cane che guaiva debolmente, camminando a stento su tre sole zampe... la quarta era rotta! Il dottore rimase sbalordito. E, mentre medicava la zampetta fratturata pensava: Ma dunque i cani parlano? Direi di sì almeno fra di loro. E la gioia fu grande.  

 
 
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